IL DISCERNIMENTO
La parola “Discernimento” si riferisce alla capacità di comprendere le situazioni in modo accurato e sagace. Può implicare la capacità di distinguere tra le opzioni disponibili e scegliere quella migliore in base alle circostanze.
Nel significato più spirituale, significa il processo di riflessione profonda e meditazione per comprendere la volontà di Dio o il cammino spirituale personale. In questo contesto, il discernimento implica l’ascolto interiore, la ricerca della verità e la guida divina per prendere decisioni e scegliere il percorso più in linea con il proprio scopo spirituale.
Sono molto interessanti queste definizioni, e sono molto affine alla seconda. Cioè per poter scegliere in modo corretto nella vita, e parlo di quelle scelte profonde, importanti, è veramente necessario scoprire la propria verità interiore, e sapere se una scelta è necessaria, perché fa parte del processo di crescita del nostro percorso animico. Solo attraverso la meditazione, dove sperimentiamo l’acquietamento del rimuginio mentale, possiamo entrare nel nostro mondo interiore e collegarci alla nostra anima che attraverso un’intuizione oppure il nostro maestro interiore, può suggerci quale è la scelta giusta.
Non è facile scegliere perché anche la nostra mente vuol fare la sua parte, vuole controllare, vuole allontanarci da un cambiamento, vuole farci stare negli schemi vecchi. La mente è come se ci allontanasse da un ascolto profondo di noi stessi, per farci stare in stallo, per renderci in qualche modo “prigionieri” dei nostri condizionamenti ed automatismi.
La scelta ci rende liberi, ci rende coraggiosi, ci fa comprendere che siamo i veri detentori della nostra vita, i veri protagonisti, i veri “gestori” della nostra vita.
Tutto è possibile, tutto è realizzabile, ma tutto può essere manifestato solo se è voluto dalla nostra coscienza e riguarda la nostra missione sulla terra.
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