Testimonianze: I miei amici dall’alto
Chiedo l’aiuto degli Angeli ogni qualvolta si manifesta una situazione pesante da gestire soprattutto a livello di salute.
Una manifestazione è stata nel 2009 quando fu ricoverato di urgenza mio padre per il primo infarto. Era gravissimo e mi sentivo persa nell’affrontare una situazione così estrema e mantenere la calma per non far preoccupare ulteriormente mia madre.
“chiesi aiuto al mio Angelo custode e Angeli”
Qui chiesi aiuto al mio Angelo custode e Angeli e mi recai nella cappella dell’ospedale dove era ricoverato mio padre. La cappella era vuota e li mi misi in preghiera.
All’altare arrivò un sacerdote e mi fece cenno di avvicinarmi da lui all’altare; senza fare domande mi disse di pregare insieme a lui per quanto mi affliggeva. Le preghiere guidate dal sacerdote, erano preghiere diverse, di intensità diversa; mi sentivo avvolta come in una sorta di protezione che mi dava tranquillità e stabilità. Una serenità che mi faceva sentire all’altezza di poter accettare cosa mi stava accadendo e soprattutto mi sentivo “forte” rinvigorita senza stanchezza e senza preoccupazione. Potevo aiutare mio padre e la mia famiglia ed essere serena. Non mi sentivo sola.
“mi sentivo avvolta come in una sorta di protezione che mi dava tranquillità e stabilità.”
I giorni a seguire incontrai il sacerdote nella cappella e pregavamo insieme. Un giorno fu lui a dirmi cosa era accaduto a mio padre aggiungendo con parole calme e rassicuranti : prega figlia di Dio. Affrontai tutto con la pace nell’anima e il sorriso sulle labbra. Affrontai tutto con la pace nell’anima e il sorriso sulle labbra. L’operazione di mio padre andò bene rimase in ospedale per 45 giorni tra intensiva e reparto.
Quando fu dimesso tornai a salutare il sacerdote…. Lo cercai ma nessuno sapeva darmi notizie di lui. Nessuno lo conosceva, nessuno lo aveva mai visto. Li non c’era mai stato. Provai a chiamare al n. di cell. Che mi aveva dato; ma era muto, neppure agganciava in numero. La vita i mio padre da quel giorno tra mesi a casa e ricoveri soventi è andata avanti altri 9 anni. Fino alla fine gli sono stata accanto con il sorriso che qualcuno mi donava e la pace interiore; sapendo e sentendo di non essere mai sola.
Un’altra esperienza fu per l’ospedalizzazione della mia adorata mamma in condizioni gravissime. Chiedevo l’aiuto agli Angeli affinché non mi lasciassero sola.
Quando percorrevo i corridoi dell’ospedale perché venivo chiamata di urgenza dai medici; mentre camminavo sentivo che a mio fianco c’era qualcuno, sentivo che il mio corpo diventava leggero e non sentivo il terreno. Dopo questa sensazione passava la paura e arrivava il coraggio e insieme al coraggio arrivava anche la consapevolezza di cosa dover rispondere e come dover affrontare passo dopo passo quello che mi avrebbero detto i medici. Il passo ulteriormente grosso era entrare nella stanza di mia madre” vigile” che mi aspettava e domandava … e saperle regalare quel sorriso che lei diceva “ecco il mio sole”.
“mentre camminavo sentivo che a mio fianco c’era qualcuno, sentivo che il mio corpo diventava leggero e non sentivo il terreno.”
Non ero mai stanca neppure se facevo le notti e rimanevo di giorno. Ero calma ma sapevo che il giorno peggiore era vicino. Portavo sempre in borsa il mio libro : Angeli di Liliana Fantini ; si proprio loro! Loro, che io chiamo i “miei Amici del Cielo” che mi sorreggono mi consigliano e mi guidano.
“Portavo sempre in borsa il mio libro : Angeli di Liliana Fantini ; si proprio loro! Loro, che io chiamo i “miei Amici del Cielo” che mi sorreggono mi consigliano e mi guidano.”
Da qualche anno mi aiutano nella quotidianità; anche se non sempre, ma molto spesso sento che non sono sola, qualcuno è sempre con me.
Cristina
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